“Fantasmi” all’Astra: la stagione 2024/2025 di Teatro Piemonte Europa diretta da Andrea De Rosa
Il TPE (Teatro Piemonte Europa) – riferisce un comunicato stampa – "porta a teatro i Fantasmi. Prosegue la riflessione sul nostro rapporto con la verità con la terza Stagione diretta da Andrea De Rosa. La Fondazione gode di ottima salute, culturale ed economica". "Da quando ha avuto inizio il mio mandato da presidente della Fondazione Teatro Piemonte Europa di strada ne abbiamo fatta tanta, un altro tempo, la stessa casa: il Teatro Astra." dichiara Maddalena Bumma, presidente TPE ". Nel 2015 la Fondazione ha ricevuto il riconoscimento di Teatro di Rilevante Interesse Culturale da parte del Ministero della Cultura. Oltre alla Stagione teatrale, il TPE realizza la rassegna Palcoscenico Danza e dal 2018 si occupa dell'organizzazione del Festival delle Colline Torinesi. Il 2023 e il 2024 sono stati caratterizzati da una forte dedizione alla trasformazione, grazie all'investimento sull'efficientamento energetico, tramite contributi ottenuti a valere sul PNRR e investimenti propri, siamo potuti intervenire sulla riduzione dei consumi e sul conseguente abbassamento dell'impatto ambientale degli impianti di riscaldamento e di raffreddamento della straordinaria sala teatrale del Teatro Astra, della cui gestione abbiamo la responsabilità".
Il comunicato stampa così prosegue: "Il TPE, diretto con capacità e dedizione da Andrea De Rosa, gode di ottima salute, culturale ed economica;" prosegue Maddalena Bumma "forti di una solidità economica e patrimoniale, abbiamo indirizzato tutte le nostre capacità gestionali dando particolare attenzione allo sviluppo delle attività culturali e di palcoscenico, nel doveroso rispetto dei limiti di bilancio e del mandato dei Soci e dei partner sostenitori. Impegno ripagato da un riconoscimento da parte del pubblico che vede registrarsi un + 16% di incremento della biglietteria (Stagione 2022/23 VS Stagione 2023/24). Dall'analisi dell'incremento degli incassi è emersa un'anagrafica che ci riempie di soddisfazione: accanto alla preziosa fetta degli abbonati che sceglie il Teatro Astra, la crescita più significativa la si nota nelle fasce 20-29 e 30-39 anni, a conferma di un radicamento del pubblico giovane, obiettivo chiave della proposta artistica che è stata capace di intercettare un nuovo pubblico. In linea con le connesse tendenze di acquisto estemporaneo si evidenzia l'incremento dello sbigliettamento last minute. D'altronde la bontà della proposta della direzione artistica trova da tempo forte conferma se messa a confronto con il riconoscimento dei contributi FUS/FNSV che dal 2015, anno di riconoscimento del TRIC, al 2023, per tutti i progetti della Fondazione – la Stagione teatrale, il Festival delle Colline Torinesi e la rassegna Palcoscenico Danza – hanno registrato un significativo + 53%. Di questo risultato, che ha riconfermato l'importanza del ruolo culturale che ha TPE sul territorio cittadino, regionale e nazionale, desidero ringraziare il Consiglio di amministrazione uscente per il suo positivo e fondamentale contributo: Nicola Fano, Pier Umberto Ferrero e Franco Trivero con i quali ho lavorato in armonia in questi anni per il bene culturale e finanziario dell'Ente. Auguro al nuovo Consiglio di amministrazione in fase di nomina un buon lavoro, certa che sapranno raccogliere questa eredità. Vanno menzionati i progetti che oggi arricchiscono la proposta del TPE," conclude Maddalena Bumma "La cultura dietro l'angolo che porta il teatro in situazioni e luoghi diversamente attivi dal punto di vista culturale, A porte aperte che apre la nostra sala alle attività teatrali del territorio e tutte le attività per le famiglie; vorrei ringraziare la rete grazie alla quale essi si avviano e si mantengono con successo nel tempo, la Fondazione Piemonte dal Vivo e la Lavanderia a Vapore, la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, il Teatro Stabile di Torino e Torinodanza. E naturalmente un ringraziamento particolare va ai nostri soci e sostenitori che nel tempo ci accompagnano: Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di Sanpaolo, Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo. Grazie!".
Il comunicato stampa riporta, altresì, il seguente editoriale del direttore Andrea De Rosa: "Dopo Buchi Neri, incentrata sul nostro rapporto con la verità scientifica e Cecità, dedicata alle verità che stanno davanti ai nostri occhi ma che ci rifiutiamo di vedere, la Stagione teatrale 2024/25 si intitola Fantasmi. Un invito a confrontarsi con quelle verità che crediamo di conoscere e invece ci sfuggono, che si manifestano solo per un breve istante per poi sottrarsi definitivamente alla nostra vista. Ho chiesto alle registe e ai registi degli spettacoli in cartellone di dar forma a questi Fantasmi. Nel libretto troverete le loro risposte. Il racconto teatrale si muove in due direzioni: va fuori, nella realtà, dando voce ai Fantasmi come guerre, migrazioni, crisi climatica; poi si addentra nel mondo interiore di ciascuno di noi, per guardare da vicino gli spettri che ci seguono come la nostra stessa ombra: abbandono e solitudine, tradimento, amore e morte. Talvolta questi Fantasmi hanno un nome, sono personaggi della storia, della letteratura e del teatro. Altre volte un nome non ce senza ce l'hanno, prendono la forma di un sentimento nudo, spogliato dell'iconico lenzuolo bianco. Per essere afferrate, queste verità hanno bisogno del buio della notte che tanto somiglia a quello del palcoscenico. Immersi nelle tenebre, i Fantasmi ci parlano. Ci sono, ma allo stesso tempo mancano. Spesso ci spaventano e l'unico modo per farli sparire è accendere la luce. Ma se restiamo nel buio, spiando i loro contorni fatti di bagliori, di aria, di aloni, di niente, allora riusciremo a sentire il loro sussurro, un mormorio che può indicarci la strada, che ci mostra, in quel tenue chiarore, le verità nascoste dentro di noi."
Ed ecco il cartellone. "Ventidue spettacoli tematici, quattordici produzioni, cinque prime nazionali, senza contare i ricchissimi programmi della rassegna Palcoscenico Danza e del Festival delle Colline Torinesi. La terza Stagione del triennio 2022/24, dedicato al nostro rapporto con la verità, indagata attraverso la speciale lente del teatro, ha a che fare con le verità che crediamo di vedere ma ci sfuggono continuamente: Fantasmi, è il titolo scelto quest'anno dal direttore De Rosa. Fantasmi interiori, che spesso si nascondono dentro di noi, come accade con quelle verità che ci sfuggono e che ci ostiniamo a voler cercare, ma che rischiano di trasformarsi in fissazioni che ci limitano e ci ossessionano. Sono interiori i Fantasmi di Animali selvatici di Paola Rota, che a partire da L'anitra selvatica di Ibsen parla di verità e menzogna in ambito famigliare, lo sono quelli di Note a margine della Compagnia i Gordi che affronta il Fantasma più classico di tutti, la perdita e l'elaborazione del lutto, lo sono l'amore e l'abbandono affrontati da Pinocchio messo in scena dal Teatro del Carretto, personalissima è la ricerca della protagonista de La vegetariana di Daria Deflorian, dal romanzo di Han Kang, che improvvisamente sceglie di privarsi di tutto e interiore è la follia, protagonista de La pulce nell'orecchio con la regia di Carmelo Rifici. Anche Barbara Altissimo in Accanto è alla ricerca del proprio Fantasma e invita lo spettatore a fare altrettanto, come Thea Dellavalle fa in Too Late di Jon Fosse che, facendo riviere Nora, la protagonista di Casa di bambola di Ibsen, indaga sui rapporti oscuri e le fratture della vita di quel memorabile personaggio. Ma i Fantasmi possono essere anche quelli che appaiono fuori di noi. Nel mondo globalizzato nel quale viviamo, ci ritroviamo sempre di più di fronte a fenomeni che ci spaventano e che continuiamo a fissare con la paura e forse con il segreto timore che non riusciremo mai a farli sparire del tutto: le guerre, le persecuzioni, la violenza, la crisi climatica. Come per la Stagione 2023/24 Cecità, anche questo cartellone desidera affrontare tematiche attuali per riflettere insieme, riappropriandoci del senso pubblico del teatro. Il risveglio di Pippo Delbono, spettacolo che inaugura la Stagione e chiude il Festival delle Colline Torinesi, racconta del risveglio collettivo post covid e del necessario ritrovamento di uno spirito partecipativo e rivoluzionario. Un triste argomento di dibattito pubblico viene trattato da Ashkan Khatibi nel suo Le mie tre sorelle, che trae ispirazione dalla vita di una combattente per la libertà iraniana; altrettanto tristi sono le acque del Mediterraneo, scenario dove si muove Naufraghi senza volto di Renato Sarti e lo sono il colonialismo, l'imperialismo e i genocidi che tracciano il percorso del Polittico dell'Infamia di Anagoor. Ma nella Stagione teatrale del TPE compaiono anche Fantasmi veri, personaggi del teatro e della letteratura che permangono come spettri nell'immaginario culturale collettivo. C'è Orlando, con la regia di Andrea De Rosa che, a partire dal celebre personaggio del romanzo di Virginia Woolf, in grado di superare gli steccati dello spazio e del tempo con la sola forza dell'immaginazione e della letteratura, affronta la fondamentale tematica dell'identità, c'è La signora delle camelie, protagonista del romanzo di Dumas figlio, riportata in scena dalla giovane promessa della regia contemporanea Giovanni Ortoleva. C'è il Faust affrontato da un'altra giovane e consolidata rivelazione della regia, Leonardo Manzan, che si confronta con l'immenso testo di Goethe, c'è Casanova, che Fabio Condemi riporta in vita attraverso una vera e propria miniera teatrale ricca di spunti storici, ci sono Pier Paolo Pasolini e Aldo Moro che Fabrizio Gifuni mette in scena con I fantasmi della nostra storia, due spettacoli dedicati a due personaggi della storia italiana che tornano, periodicamente, a far sentire la propria voce, proprio come fanno gli spettri. Ci sono le eroine di Giovanni Testori che Sandro Lombardi fa riemergere dalla morte per raccontarsi e piangere in Erodiàs e Mater strangosciàs. Al giovanissimo Paolo Costantini, alla sua prima esperienza produttiva, è affidata la regia di Giovanna d'Arco, rivoluzionaria e femminista d'altri tempi ma quanto mai contemporanea, infine Barletti/Waas mettono in scena L'ultima parola, un vero e proprio duello tra i grandi maestri del teatro, Samuel Beckett e Peter Handke.
Per riassumere il fil rouge che fa da sfondo a questa stagione teatrale, abbiamo scelto una domanda destinata a restare senza risposta: chi sei tu? Cardine della riflessione individuale e collettiva proposta dall'intero triennio programmato dal direttore De Rosa, questa domanda rappresenta il vero Fantasma che aleggia attorno a tutte e tutti noi, invitando gli spettatori a considerare la propria identità come qualcosa che non si smette mai di cercare e di costruire. Nasce così la campagna della Stagione TPE 2024/25, realizzata nuovamente dall'agenzia creativa Arkè, anche quest'anno accompagnata da un video d'autore a cura dell'artista visionario Donato Sansone. Anche quest'anno il libretto può definirsi un piccolo prodotto editoriale, ricco di contenuti che lo rendono unico nel suo genere. I registi e le registe degli spettacoli in cartellone hanno risposto per noi alla domanda: Chi è il Fantasma nel tuo spettacolo? Il risultato è un interessante pamphlet dinamico e originale, che peraltro chiude con una particolarissima proposta artistica: la playlist musicale della Stagione 2024/25, un ottimo intrattenimento in attesa della riapertura del TPE Teatro Astra".
M. P.