Al Teatro Gioiello di Torino Paolo Hendel in “Niente panico!”, regia di Gioele Dix
M. P.
Al Teatro Gioiello di Torino, Agidi srl presenta il 20 e il 21 aprile 2024 (sabato ore 21, domenica ore 16) Paolo Hendel in "Niente panico!", scritto da Paolo Hendel e Marco Vicari, scene di Angelo Lodi, regia di Gioele Dix. Come sottolinea un comunicato stampa, "si sa, ogni epoca ha i suoi disastri e le sue guerre, ma finora, per quante cose brutte noi umani abbiamo combinato nei secoli, la nostra sopravvivenza su questo pianeta non era messa in dubbio. Non dico singolarmente, che in questo mondo ciascuno di noi va e viene in un attimo come niente fosse e il più delle volte senza lasciare traccia alcuna. No, intendo come genere umano. Ogni volta i più ottimisti potevano sperare che la follia umana di una guerra, per esempio, a un certo punto sarebbe temporaneamente passata lasciando che gli uomini, pur non meritandoselo, seguitassero a popolare la Terra. Insomma, ti potevi permettere il lusso di avere un po' di fiducia, un briciolo di ottimismo nel domani e alla fine si viveva abbastanza serenamente tenendo sotto controllo ansie e paure". Le cose ora stanno rapidamente e pericolosamente cambiando e in questo monologo Paolo Hendel si trova a fare i conti con una fase della sua vita in cui i motivi privati di ansia vanno a braccetto con un'epoca nella quale anche il meteo, con il disastro ambientale in corso, è causa continua di ansie e di paure. Niente panico! è un comico viaggio tra paure pubbliche e paure private. Tra un futuro sempre più traballante e un presente che tira brutti scherzi, con la nostra fragilità di fronte alle pandemie e la rinnovata minaccia della terza guerra mondiale. Ancora una volta ridere di tutto questo è l'antidoto più efficace contro le tante paure di questa nostra non facile epoca. Alla fine le cose non cambiano, ma almeno si dorme un po' meglio".
Il comunicato stampa riporta anche le seguenti "note di regia" di Gioele Dix: "Niente panico" è la mia terza consecutiva regia per Paolo Hendel. All'antica sintonia, che viene dagli anni dei nostri esordi nel cabaret, si è aggiunta nel tempo una condivisione profonda di forme e contenuti della comicità teatrale. Hendel è un attore comico irregolare, beneficamente contraddittorio, sempre in bilico fra la sua anima colta e il suo istinto irriguardoso. Sa far ridere con grazia anche quando è spudorato. Ed è al tempo stesso capace di far commuovere il suo pubblico senza espedienti e sotterfugi retorici. In questo nuovo spettacolo, pensato da Paolo Hendel con Marco Vicari, suo indispensabile complice nell'ideazione e nella scrittura, si affronta con coraggio e un pizzico di sana spavalderia il tema della paura, sia essa individuale che collettiva. È un ironico viaggio a zig-zag fra le ansie personali sulla nostra salute e le catastrofi planetarie che ci guastano severamente l'umore. Ma "Niente panico" è anche il racconto, ricco di riflessioni ed emozioni, di un'amicizia speciale e del destino al quale va incontro chi si fa carico della cura di persone in difficoltà: tante apprensioni, altrettante speranze, per un esito sempre incerto. Grazie al contributo di Angelo Lodi, abbiamo realizzato una scenografia essenziale che permette di ambientare al meglio gli snodi narrativi e le divagazioni comiche del protagonista. Concludo queste brevi note con una confessione. Lavorare con Paolo Hendel e mettere in scena i suoi testi è per me un godimento assoluto. Anche se a volte occorre faticare affettuosamente per arginarlo. Insomma, quando mi offre una nuova regia, io faccio festa e offro da bere a tutti".
Il comunicato, infine, riporta la biografia di Paolo Hendel: "Espressione della più pungente satira della realtà sociale e politica del nostro paese, Paolo Hendel nasce a Firenze, dove si laurea in lettere. Negli anni '80 inizia a scrivere monologhi comici per il teatro come Via Antonio Pigafetta, navigatore (scritto con Piero Metelli), che lo fanno conoscere al pubblico. Nel 1987 è ospite di Teletango (regia di Sergio Staino) all'interno della trasmissione Va' pensiero e nel 1988 realizza I Martedì di Paolo Hendel su Raitre. Nel 1990 passa a TMC dove partecipa al programma Banane con Fabio Fazio. Dal 1996 al 1998 e nel 2001 è ospite fisso della trasmissione Mai dire gol, creatura televisiva della Gialappa's Band (che l'hanno voluto anche per il loro primo film, Tutti gli uomini del deficiente del 1999, per la regia di Paolo Costella), dove nasce il personaggio Carcarlo Pravettoni, parodia del più cinico e spietato uomo d'affari. Nel 1998/99 partecipa al programma Comici su Italia 1, mentre nel 2000 è nella trasmissione Rido in onda su Raidue. Da ottobre a dicembre 2007 conduce la trasmissione Second Italy di Comedy Central. Nel 2009 è protagonista della fiction tv All Stars, in onda su Italia Uno, a fianco di Diego Abatantuono, per la regia di Massimo Martelli. Nel 2011 partecipa alla trasmissione di La7 Fratelli e Sorelle d'Italia, condotto da Veronica Pivetti e dedicato ai 150 anni dell'unità d'Italia. Il 2012 segna il ritorno in TV di Carcarlo Pravettoni: ogni settimana è ospite fisso della trasmissione L'ultima parola, condotta da Gianluigi Paragone e in onda su Rai Due. Dal 2013 al 2015 è ospite della trasmissione La gabbia, sempre al fianco di Gianluigi Paragone, in onda in prima serata su La7. Nella stagione 2018-19 Paolo Hendel è ospite fisso di Quarta Repubblica, programma di approfondimento politico ed economico condotto da Nicola Porro, in prima serata su Rete 4. Apprezzato per il suo talento surreale e travolgente, si fa conoscere anche nel mondo del cinema. Negli anni '80 i Giancattivi lo vogliono nel film A Ovest di Paperino, 1982 è nel cast di La notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani e nel 1986 in Speriamo che sia femmina di Mario Monicelli. Nel 1988 è tra gli interpreti di Paura e Amore di Margarethe Von Trotta e di Domani accadrà di Daniele Luchetti. Nel 1989 è nel film Cavalli si nasce di Sergio Staino e nel 1990 è tra i protagonisti di La settimana della Sfinge di Daniele Luchetti, con Margherita Buy. Nella seconda metà degli anni '90 è ne Il Ciclone e Il pesce innamorato del conterraneo Leonardo Pieraccioni (film campioni d'incassi). Nel 2010, è in Amici miei... Come tutto ebbe inizio, il prequel del celebre film del 1975, accanto a Christian De Sica, Massimo Ghini, Giorgio Panariello, per la regia di Neri Parenti. Particolarmente intensa è la sua attività teatrale: scrive (con Piero Metelli) e interpreta monologhi quali Caduta Libera (1990-92), Alla deriva (1992-94), Nebbia in Val Padana (1995-96), Il meglio di Paolo Hendel (1997-99), Occhio alla penna (1999-2001), W l'Italia! (2002-04), Non ho parole! (2005-06). Dal 2006 al 2008 è in scena con lo spettacolo Il bipede barcollante, scritto con Piero Metelli in collaborazione con Sergio Staino. Nel 2009 debutta Il tempo delle susine verdi, in scena per tutto il 2010. Per la stagione 2011-2012 è in scena con lo spettacolo teatrale Molière a sua insaputa, di cui è autore con Leo Muscato. Dal 2014 al 2016 è impegnato in Come truffare il prossimo e vivere felici, nei panni dell'alter ego Carcarlo Pravettoni, scritto con Marco Vicari e Francesco Borgonovo e in parte tratto dall'omonimo libro edito Mondadori.
Nel 2017 debutta con un nuovo spettacolo teatrale Fuga da Via Pigafetta, scritto con Marco Vicari e Gioele Dix che ne firma anche la regia, in scena anche per la stagione 2017/2018. È in teatro anche con un suo recital e con due reading, uno di Italo Calvino (Colui che leggerissimo era) e l'altro di Gianni Rodari (Buon viaggio gamberetto!). Paolo Hendel è autore di tre libri: Ma culo è una parolaccia?, scritto con Piero Metelli nel 1998 (Zelig Editore) e il libro di Carcarlo Pravettoni Come truffare il prossimo e vivere felici(2014)scritto a 4 mani con Francesco Borgonovo per Mondadori. Nel 2018 è uscito per Rizzoli La giovinezza è sopravvalutata. Il manifesto per una vecchiaia felice, scritto con Marco Vicari, con il contributo scientifico della geriatra Maria Chiara Cavallini. Dal libro è tratto l'omonimo monologo teatrale, scritto con marco Vicari, regia di Gioele Dix".
Le foto che pubblichiamo sono di Fabrizio Fenucci.