I Viceregni spagnoli e la fine delle Due Sicilie in un saggio di Aurelio Musi
Il libro di Aurelio Musi, "Mezzogiorno moderno" (Salerno Editrice, 220 pagine, 21 Euro), racconta le vicende – come recita il sottotitolo – "Dai Viceregni spagnoli alla fine delle Due Sicilie". Il saggio offre una sintetica ma rigorosa ricostruzione delle vicende del Mezzogiorno in Età moderna, dal periodo spagnolo all'unificazione politica della penisola. Per la prima volta viene qui presentata una storia del Meridione d'Italia comprensiva di Sicilia e Sardegna, che con i loro caratteri specifici ne sono parte ineliminabile. La piena integrazione nella storia italiana ed europea e, al tempo stesso, l'originalità della via mediterranea allo Stato e alla società moderna costituiscono il filo conduttore del racconto. Dall'eredità medievale all'ingresso nelle sfere d'influenza catalano-aragonese, spagnola, asburgica, napoleonica, borbonica e sabauda, dalla fine del Regno delle Due Sicilie all'unità d'Italia, le vicende del Mezzogiorno si snodano seguendo una nuova interpretazione complessiva. Isole e continente non contraddicono ma rivelano l'unità del Mezzogiorno moderno quale comunità economica, sociale, politica e culturale, distinta rispetto alle altre regioni del paese e la cui storia definisce una via mediterranea alla modernità.
Aurelio Musi ha insegnato Storia Moderna all'Università degli Studi di Salerno e in diverse università americane. È socio della Real Academia de la Historia, condirettore della «Nuova Rivista Storica». Tra le sue pubblicazioni ricordiamo, Masaniello. Il masaniellismo e la degradazione di un mito (Soveria Mannelli, 2019), Un vivaio di storia. L'Europa nel mondo moderno (Milano, 2020).
D. P.