“Il fu Mattia Pascal” al Teatro Mercadante di Napoli, regia di Marco Tullio Giordana
Dal 28 gennaio al 2 febbraio 2025, al Teatro Mercadante di Napoli, sarà in programma – riferisce un comunicato stampa - "IL FU MATTIA PASCAL" di Luigi Pirandello, libero adattamento di Marco Tullio Giordana e Geppy Gleijeses".
Scrive Geppy Gleijeses: "Un uomo creduto e poi fintosi morto, quando "risuscita" s'accorge che non può essere riammesso nella società, nella famiglia, perché per la società, per la famiglia egli è morto davvero. Quale prova più scintillante del sentimento del contrario? Disonestà e purezza, vita-morte nel grande caleidoscopio della certezza sociale, che bolla come sicuro quello che non esiste e come inesistente quello che vive. E dentro una tessitura umoristica, elementi riflessivi e irrazionali sconvolgono quella quarta parete, che nel teatro come nel romanzo dovrebbe essere protezione d'impersonalità, come se l'autore stesso e il pubblico non esistessero. Il significato che Il fu Mattia Pascal assume nello sviluppo dell'opera pirandelliana è ben lontano dall'essere riconosciuto ancor oggi pienamente, pur trattandosi di un'opera che ebbe grande fortuna. E, incredibilmente, pur nascendo come romanzo (e che romanzo!) è uno dei titoli teatrali pirandelliani di maggior successo, se non quello di maggior "chiamata". È una "farsa trascendentale" retta sull'assurdo. "Il malinconico essere moderno, dall'occhio strabico, l'osservatore della vita, volta a volta cinico, amaro, melanconico, sentimentale" (Antonio Gramsci). Mattia dice di sé "ero inetto a tutto", mirabile esemplare italiano di questa generazione d'inetti, di uomini senza qualità, come Zeno Cosini di Italo Svevo".
Il comunicato stampa riporta le seguenti "Note di regia" di Marco Tullio Giordana: "Il fu Mattia Pascal, pubblicato nel 1904, è il romanzo che diede a Pirandello fama mondiale e che, in continuità con Wilde, Dostojevski, Stevenson e contemporaneamente a Conrad, Freud, Kafka, farà dilagare nella letteratura del Novecento il tema del Doppio, del Doppelgänger, in modo così invadente da spazientire Nabokov che lo considerava «di una noia mortale». In realtà nel romanzo seminale di Pirandello le vicissitudini di Mattia Pascal e del suo specchio Adriano Meis sono il contrario della noia: tanti sono i colpi di scena, e lo spazio/tempo dove si consumano in continue sovrapposizioni, da suggerire nella riduzione per la scena una chiave non realistica e indurre la macchina teatrale a mescolarsi col linguaggio parallelo del cinema, sviluppatosi anch'esso agli inizi del "secolo breve".
Crediti – "IL FU MATTIA PASCAL" dal romanzo di Luigi Pirandello, libero adattamento di Marco Tullio Giordana e Geppy Gleijeses, regia di Marco Tullio Giordana. Con Geppy Gleijeses, con la partecipazione di Marilù Prati, e con Nicola Di Pinto, Roberta Lucca, Giada Lorusso, Totò Onnis, Ciro Capano, Salvatore Esposito, Teo Guarini, Davide Montalbano, Francesca Iasi. Scenografia e luci Gianni Carluccio, costumi Chiara Donato, musiche Andrea Rocca, contributi video Luca Condorelli – Vertov, aiuto regia Davide Montalbano. Produzione Dear Friends diretta da Geppy Gleijeses, Teatro della Toscana – Teatro Nazionale.
D. P.