Julius Evola pittore: una mostra al Museo d’arte moderna e contemporanea di Rovereto
Sta suscitando molto interesse e sta accendendo parecchie discussioni la mostra con il titolo "Julius Evola - Lo spirituale nell'arte", in programma dal 15 maggio al 18 settembre 2022 nella cornice del Mart, il Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (dove ha sede in Corso Bettini, 43). Orari per le visite: da martedì a domenica, dalle 10 alle 18; venerdì, dalle 10 alle 21. La rassegna, nata da un'idea di Vittorio Sgarbi, è curata da Beatrice Avanzi e Giorgio Calcara.
L'artista e filosofo Julius Evola (1898 - 1974) partecipò attivamente all'Avanguardia italiana. Pittore, visse una breve stagione artistica tra il 1915 e il 1921 che abbandonò per dedicarsi allo studio della filosofia, dell'esoterismo e delle dottrine orientali, ermetiche e alchemiche. Dopo un primo periodo futurista in cui realizzò composizioni dinamiche e vivaci, l'artista prese le distanze dal movimento per avvicinarsi a Tristan Tzara e alle poetiche del Dadaismo. L'artista cercava una dimensione interiore in linea con le tendenze astratte europee e il pensiero espresso da Vasilij Kandinskij nel suo celebre saggio, "Lo spirituale nell'arte" (1912).
Come si legge nella presentazione "tra forti e vivaci contrasti cromatici, il percorso espositivo del Mart è il maggiore mai organizzato. In mostra oltre 50 opere: in una prima parte, i dipinti appartenenti al periodo futurista caratterizzati da elementi astratti carichi di energia e inaspettatamente "psichedelici"; seguono i "paesaggi interiori", espressione pura dello spirito con riferimenti ermetici ed esoterici; infine, gli anni Sessanta con le repliche delle sue opere storiche e alcuni dipinti figurativi che si discostano dalla sua produzione giovanile. Pur dedicandosi alla pittura per un arco di tempo brevissimo, Evola ha attraversato la stagione delle Avanguardie interpretandone con originalità i temi e le istanze. Denominatore comune della sua pratica: la ricerca spirituale". Secondo Julius Evola, "noi stessi quale spirito siamo gli unici soggetti dei nostri quadri".
D. P.