“L’idea di comunismo” in un libro a cura di Costas Douzinas e Slavoj Žižek

Il libro a cura di Costas Douzinas e Slavoj Žižek, "L'idea di comunismo" (DeriveApprodi, 256 pagine, 18 Euro), raccoglie gli interventi di filosofi contemporanei "invitati non a passare al vaglio gli errori del socialismo reale ma a misurarsi con un pensiero della trasformazione all'altezza dell'odierna crisi del capitalismo e delle democrazie rappresentative". Testi di Alain Badiou, Judith Balso, Bruno Bosteels, Susan Buck-Morss, Costas Douzinas, Terry Eagleton, Peter Hallward, Michael Hardt, Jean-Luc Nancy, Toni Negri, Jacques Rancière, Alessandro Russo, Alberto Toscano, Gianni Vattimo, Slavoj Žižek. Il volume viene così presentato: "La parola «comunismo» può ancora essere usata per indicare progetti di emancipazione? Ovvero, l'idea di un'alternativa globale all'attuale dominio del capitalismo parlamentare può coincidere con il termine «comunismo»? Per gli autori degli interventi che compongono questo libro – frutto di un incontro seminariale svoltosi a Londra nel 2009 dal titolo On the Idea of Communism – la risposta, con le dovute varianti, è sì. A vent'anni dalla ratifica del fallimento ufficiale dell'esperienza storica del socialismo realizzato, gli autori di questo volume denunciano l'urgenza di rimettere in circolazione l'uso di questa parola, impedendo ai sostenitori del capitalismo di farne il bilancio. Perché, riaffermare l'uso della parola «comunismo» significa anzitutto ribadire un'indipendenza nei confronti del consenso occidentale «democratico» che non fa altro che perpetuare la propria continuità sprovvista di senso".
D. P.