“Libri in fuga”: un importante volume a cura di Chiara Conterno ed Elena Pirazzoli

12.12.2024

"Libri in fuga", a cura di Chiara Conterno ed Elena Pirazzoli (il Mulino, 424 pagine, 38 Euro), ci racconta – come recita il sottotitolo – "Leggere e studiare mentre il mondo brucia. Europa, Italia 1939-1945". Si tratta, a nostro avviso, di un volume molto importante, assolutamente da leggere, studiare, meditare e diffondere anche in contesti non soltanto specialistici e universitari. Il libro nasce nell'ambito dei "Saggi e ricerche" della Fondazione Villa Emma ed è stato pubblicato con il contributo del Ministero della Cultura.

Nel 2002 vengono ritrovate in una cantina di Modena due casse di legno contenenti 94 volumi, per la maggior parte in tedesco, editi nei primi decenni del Novecento: il timbro della Delasem (Delegazione per l'assistenza degli emigranti) con riferimento a Villa Emma permette di collegarli con la storia di un gruppo di ragazze e ragazzi ebrei accolti e salvati a Nonantola durante la Seconda guerra mondiale. I libri provengono infatti da una più ampia biblioteca di cui si è persa traccia dopo l'8 settembre 1943, quando il gruppo dei rifugiati fu costretto a riprendere la fuga. Il ritrovamento di questi libri in fuga ha aperto presso la Fondazione Villa Emma diverse linee di ricerca e progettazione, di cui il presente volume raccoglie parte dei frutti: dal ruolo dei libri in guerra ai destini dei loro autori, dai particolari generi letterari presenti in questo speciale corpus alla scelta dell'educazione come prospettiva di salvezza anche nei tempi più bui, dalla sorte dei libri trafugati dai nazisti fino al libro come presenza simbolica, storica e affettiva in memoriali, monumenti, musei.

Ecco gli argomenti trattati nel volume. Premessa, di Claudio Leombroni; Introduzione, di Chiara Conterno ed Elena Pirazzoli - PARTE PRIMA. UNA STORIA E UN RITROVAMENTO: LIBRI A VILLA EMMA: Ragazzi e libri in fuga. Breve storia di una salvezza e di un ritrovamento, di Fausto Ciuffi; La biblioteca dei ragazzi e delle ragazze di Villa Emma: autori e storie, di Elena Pirazzoli - PARTE SECONDA. AUTORI E LIBRI NELL'EUROPA CHE BRUCIA: Geografia e storia di libri salvati, di Alberto Cavaglion; Affrontare l'imprevisto. Gli intellettuali ebrei tedeschi alla vigilia della Shoah, di Philipp Lenhard; Il colossale lavoro di Detlef Bockenkamm e la ricerca sulla provenienza dei fondi bibliotecari in Germania: il caso della Zentral- und Landesbibliothek di Berlino, di Sebastian Finsterwalder - PARTE TERZA. LETTERATURA TEDESCA ED EBRAICO-TEDESCA: 1920-1940: Dal localismo al nazionalismo «sangue e suolo»: la letteratura della Heimatkunst tra fine Ottocento e Terzo Reich, di Serena Grazzini; Crescere attraverso i Bildungsromane. Quattro esempi della Literarische Moderne tra i libri in fuga, di Valentina Savietto; Biblioteche in fuga. Da Stefan Zweig ai ragazzi e alle ragazze di Villa Emma, di Chiara Conterno; libri tedeschi e risveglio ebraico a Villa Emma, di Massimiliano De Villa; Libri di approdo. Pagine sioniste a Villa Emma, di Roberta Ascarelli; I libri ebraici ritrovati della biblioteca dei ragazzi di Villa Emma, di Eleonora Cussini - PARTE QUARTA. FUGGIRE E STUDIARE, STUDIARE PER RINASCERE: Studiare l'ebraico a Villa Emma, di Eleonora Cussini; Il secolo dei bambini. Da Ellen Key all'infanzia in guerra, di Bruno Maida; Parole per resistere. Libri, scritture, voci di educatori e ragazzi, di Maria Bacchi - PARTE QUINTA. UN LUOGO PER LA MEMORIA: LIBRI «DAVANTI A VILLA EMMA»: Libri per comporre, di Adachiara Zevi; Simboli, segni, protagonisti. I libri in mostra come indici del passaggio della guerra, di Elena Pirazzoli – APPENDICE: Il restauro dei Libri in fuga: procedure e interventi tecnici, di Silvia Bondi e Maria Roberta Stanzani; Le istituzioni a sostegno del progetto, di Alberto Calciolari; Elenco dei libri ritrovati; Gli autori e le autrici.

Chi sono le due curatrici del volume: Chiara Conterno insegna Letteratura tedesca all'Università di Bologna. Tra i suoi interessi vi sono la Briefkultur, la letteratura tedesco-ebraica, il Kulturtransfer tra Italia e Germania nel Settecento e la letteratura transculturale contemporanea. Elena Pirazzoli si occupa di cultura visuale, studi memoriali, difficult heritage e public history. Collabora con la Fondazione Villa Emma di Nonantola, con la rete nazionale degli Istituti storici della Resistenza e con diversi luoghi di memoria.

La Fondazione Villa Emma nasce nel 2004, ispirandosi alla vicenda di solidarietà che sessant'anni prima aveva portato la comunità di Nonantola ad accogliere e dare soccorso a 73 ragazzi e giovani ebrei, provenienti da Germania, Austria e Jugoslavia, alla ricerca di un rifugio nel nostro paese.

A partire da tale patrimonio di memoria e di azione solidale, promuove ricerche storiche, incontri con le scuole, attività di formazione e iniziative culturali; riflette inoltre sulla condizione di bambini e ragazzi, mettendosi in ascolto di quanti oggi s'incamminano lungo le strade del mondo, alla ricerca di nuove opportunità e di una vita al riparo dalle violenze.

Lo statuto della Fondazione fa riferimento alla "lotta contro tutte le forme di razzismo, alla promozione e difesa dei diritti di cittadinanza, all'attivazione di laboratori per la ricerca di nuove modalità di convivenza e di confronto". Particolare attenzione viene riservata alle culture di pace, alle esperienze di costruzione del dialogo in teatri di conflitto, al mondo dell'infanzia e dell'adolescenza. Si intende infatti valorizzare l'opera di quanti, con il loro impegno e le loro ricerche, hanno aiutato e aiutano le popolazioni e i soggetti più deboli ad affrontare ed elaborare le ferite e le violenze causate dalle guerre. La Fondazione Villa Emma opera nei campi della ricerca storica, della formazione e della progettazione didattica; realizza iniziative culturali su temi legati a storia e memorie della seconda guerra mondiale, ai conflitti del presente, al confronto tra le diversità e alle società multiculturali; intrattiene relazioni e scambi con istituzioni che in Italia e all'estero affrontano simili questioni e partecipa – sul piano nazionale ed europeo – alla costruzione di reti tra i luoghi della memoria; fa parte dell'Associazione "Paesaggi della Memoria dell'antifascismo, della deportazione, della resistenza e della liberazione in Italia".

M. P.