Un nuovo progetto per celebrare il bicentenario del Museo Egizio di Torino
Il 2024 sarà l'anno delle celebrazioni del bicentenario del Museo Egizio di Torino, il più antico al mondo dedicato alla cultura dell'antico Egitto, fondato nel 1824. L'obiettivo del museo per il prossimo anno è quello di offrirsi al pubblico in una veste rinnovata e ampliata. Un progetto firmato da David Gianotten e Andreas Karavanas dello studio "OMA" (Office for Metropolitan Architecture) di Rotterdam metterà a disposizione della città di Torino un giardino egizio pubblico, una nuova sala immersiva all'interno del museo e provvederà al restauro e al riallestimento del "Tempio di Ellesija" e della "Galleria dei Re". "Il progetto architettonico di Oma nasce sulla scorta di una nuova visione di Museo, più articolato e multiforme: ente di ricerca, luogo inclusivo, spazio in cui, come recita l'articolo 3.2 della Costituzione italiana, si lavora per abbattere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo armonico della persona": queste le parole della presidente del museo Evelina Christillin e del direttore Christian Greco.
La corte del palazzo del "Collegio dei Nobili", sede del museo, diventerà una agorà su due livelli coperta da una struttura trasparente in vetro e acciaio, uno spazio aperto gratuitamente che metterà a disposizione del museo e dell'"Accademia delle Scienze" un'area di circa 975 metri quadrati: ospiterà, oltre al giardino egizio, una caffetteria, un bookshop, l'infopoint e la biglietteria. Da questo nuovo spazio si potrà accedere gratuitamente al "Tempio di Ellesija", il più antico tempio rupestre della Nubia; la struttura fu donata dall'Egitto all'Italia negli anni '60, in segno di riconoscimento per il sostegno nella campagna di salvataggio dei templi che rischiavano di essere sommersi dalle acque del lago Nasser, dopo la costruzione della diga di Assuan. Di grande fascino e interesse sarà anche la nuova esperienza della sala immersiva, allestita dall'"Istituto Italiano di Tecnologia" di Genova, che trasporterà virtualmente nell'antico Egitto i visitatori.
Il bicentenario non sarà solo l'occasione per progetti all'avanguardia, ma vedrà il rinnovamento della "Galleria dei Re" con un nuovo allestimento filologico, illuminato dalla luce naturale grazie alla riapertura delle finestre. Prenderà nuova vita pure il terzo piano della struttura, non più riservato alle mostre temporanee, ma sede della "Galleria della Scrittura" dedicata alle lingue e alle scritture dell'antico Egitto. Numerosi incontri all'interno del ciclo "What's a Museum" vedranno la nascita di un laboratorio internazionale che si interrogherà sull'evoluzione dei musei, sulla scorta delle migliori pratiche a livello mondiale. Il prossimo appuntamento si terrà dal 28 novembre al 1° dicembre 2023: "Im/materialities, Museumsbetweenreal and digital", un confronto tra i più eminenti esperti che faranno il punto sulle risorse e gli strumenti che la tecnologia garantisce alla ricerca archeologica. L'inaugurazione delle celebrazioni avverrà il 1° gennaio 2024 in piazza Castello con il concerto dell'"Orchestra Filarmonica di Torino" diretta da Giampaolo Pretto.
Nella foto di Oma, una simulazione di come apparirà la sala immersiva.
Alessio Palmesano