“Una questione di famiglia”: il dolore e la vendetta nel romanzo di Chris Offutt

19.10.2024

Nel romanzo di Chris Offutt, "Una questione di famiglia" (minimum fax, 253 pagine, 18 Euro, traduzione di Roberto Serrai), Mick Hardin è tornato da poco a casa in licenza, convalescente dopo essere rimasto ferito a una gamba per l'esplosione di un ordigno, quando al centro della sua cittadina viene trovato un corpo senza vita. Il cadavere appartiene a Barney Kissick, che si guadagnava da vivere spacciando eroina, e la polizia liquida rapidamente il delitto come un regolamento di conti tra criminali. Ma quando la madre di Barney, una donna dura e indipendente che sembra scolpita nella pietra, gli chiede di indagare, Mick si rende conto quasi immediatamente che dietro l'omicidio si nascondono ragioni ben più complesse. L'indagine lo assorbe e lo porta ben presto a trascurare le questioni personali per gettarsi a corpo morto in un ginepraio, mettendo a rischio la sua stessa vita. Incentrato sui grandi temi della perdita, del dolore, della vendetta, delle sorprese che si nascondono sotto la superficie della vita quotidiana, Una questione di famiglia è un noir dalla forza dirompente, che conferma Offutt come una delle voci più potenti sulla scena letteraria degli Stati Uniti.

Ecco un assaggio del libro: "Mick Hardin si svegliò dopo un sogno in cui era nel suo letto di bambino e non riusciva a muoversi. Sentiva le palpebre pesanti, e gli venne il dubbio che fosse morto e qualcuno gli avesse coperto gli occhi con due monete. Le monete servivano a tenere chiuse le palpebre e pagare il traghettatore che portava i morti al di là del fiume Stige. Mick restò disteso e ricordò l'ordigno improvvisato che lo aveva spedito dritto all'ospedale militare per tre mesi. Lo avevano dimesso e gli avevano ordinato di riabilitare la gamba, un doloroso e snervante calvario. Dal letto si era spostato sulla sedia a rotelle, poi per tre mesi era passato alle stampelle. Lo avevano infine promosso al bastone, che in pubblico lo metteva in imbarazzo. Il suo comandante, il colonnello Whitaker, gliene aveva regalato uno speciale pensato per i soldati".

A. P.