“Donne sacre” in un libro di Franco Cardini e Marina Montesano
Il nuovo libro di Franco Cardini e Marina Montesano, "Donne sacre – Sacerdotesse e maghe, mistiche e seduttrici" (il Mulino, 344 pagine, 18 Euro), è un incontro con figure femminili fuori dal comune. Un connubio, quello tra donne e sacro, antico quanto l'umanità e che ha prodotto nei millenni donne-dee, sacerdotesse, mistiche; ma pure guaritrici, veggenti, donne fatate e donne fatali. Un universo popolato da figure straordinarie come la bambina di Nazareth divenuta la Vergine Madre di Dio. Il segreto che custodiscono queste donne sia umane sia divine - sospese tra mito e storia, passato e futuro, Oriente e Occidente – hanno provato a svelarlo in tanti, da Omero a Ovidio, da Dante a Goethe e Freud. Il legame tra le donne e il sacro è un mistero che affonda le radici in una grotta preistorica o in una figurina di pietra dai grossi seni alta pochi centimetri; e che arriva fino a madre Teresa di Calcutta e alle "divine" del Novecento quali Greta Garbo ed Evita Perón, portatrici di un fascino che sfiora i limiti dell'umano.
Franco Cardini e Marina Montesano costruiscono una ricerca labirintica sospesa tra mitografia, storia e antropologia per indagare nel profondo le infinite forme del femminile come forza sacrale. Un sacro che non per forza collima con il concetto di santità, basti pensare a figure quali Eva o Pandora. Il testo è un invito a uno slalom diacronico e transculturale: la prima parte, "Il Sacro, le donne e il Sacro, le donne sacre" (Cap. 1), aiuta ad attrezzarsi al lungo viaggio attraverso il tempo e le culture. Il saggio prosegue con "Grandi Madri e dee vergini" (Cap. 2), dedicato ai culti dell'antico mediterraneo, alle connessioni tra le dee Demetra e Cibele e alle feroci sacerdotesse di Dioniso; temi che popolano pure "Figlie del Sole, figlie della Luna" (Cap. 3). Una sezione cospicua, "Virgo Mater Dei" (Cap. 4) e "Maria. Trionfo e paradosso" (Cap. 5), è ovviamente incentrata sulla figura, la storia e il culto legati a Maria di Nazareth, vergine e allo stesso tempo madre del Salvator Mundi. Di Maria vengono approfonditi la presenza nei Vangeli e le forme cultuali a lei dedicate.
Una parte molto importante del libro è ambientata nel Medioevo: in "Mistiche medievali. Ildegarda, Caterina e le altre" (Cap. 6) si entra nel misterioso e affascinante universo della visionaria Ildegarda di Bingen e di Teresa d'Ávila. Ma gli ambiti antico e cristiano non sono gli unici a cui il saggio presta attenzione: in "Parlare con i morti" (Cap. 7) si va alla scoperta delle donne evocatrici di spiriti, delle psicagoghe e delle sciamane asiatiche. Chiudono la ricerca "Donne fatate. Tra mito, magia e stregoneria" (Cap. 8) e "Donne fatali" (Cap. 10), capitoli in cui gli autori spaziano dal mondo delle fate a Evita Peron.
"Donne sacre" è un libro per andare al cuore di un grande archetipo che nella cultura moderna continua a conservare i tratti firmati da pittori come Botticelli e Raffaello. Le donne di cui racconta il saggio parlano con Dio, con i demoni, con i morti: il sacro femminile è una pietra di inciampo che segna tutta la storia dell'umanità.
Massimiliano Palmesano